Volevo comunicarvi che ho creato una mailing-list dedicata alle
>esperienze
> > oniriche di"frontiera", per chi volesse partecipare può contattarmi alla
>mia
> > email: josangela@hotmail.com
> > Vi aspetto numerosi. Grazie!
> > Josangela
PRIMO RACCONTO
>Ad Uriel volevo dire che ci sono alcuni giorni particolari dell'anno in cui
>puoi avere un contatto con il tuo Angelo.
>Si calcolano a partire dal giorno della tua nascita (giorno giusto per il
>contatto), ne conti poi 72 il giorno dopo cioè il 73esimo, e' quello per
>il
>successivo contatto, e così via.
>Ci sono alcune preghiere particolari da recitare all'imbrunire del giorno
>stabilito, e di solito qualcosa accade.
>Forse la prima volta il tuo Angelo ti apparirà in sogno come e' accaduto a
>me.
>Successivamente l'ho visto nella sua essenza di energia, e naturalmente
>essendo energia non aveva l'aspetto stereotipato che viene di solito
>rappresentato.
>Il mio Angelo si chiama Vasariah, ed e' sempre vicino a me.
>E mi e' stato particolarmente vicino due mesi fa quando ho avuto un grave
>incidente con la mia auto che e' andata distrutta.
>Nel momento dell'impatto ho sentito le sue mani tenermi le spalle, non ho
>avuto nemmeno il colpo di frusta, e subito dopo, quando non riuscivo a
>prendere respiro, sentivo la sua voce che mi diceva di stare calma e mi
>dava
>il ritmo della respirazione.
"Dai sogni capiamo chi siamo e dove andiamo"
SECONDO RACCONTO
>Voglio raccontare anch'io la mia esperienza, risale a circa quattro
>anni fa. Il mio ragazzo mi aveva lasciata per andare con un'altra e
>tornata a casa mi misi a letto, molto turbata e addolorata. Non lo
>odiavo, ma provavo un grande amore e una grande compassione per tutto
>il dolore che mi stava dando. Ero sveglia, potevano essere le tre di
>notte, quando all'improvviso avviene una cosa strana: sento fuoriuscire
>qualcosa dalla pancia, un'energia invisibile, e lo stesso accade in un
>altro punto sotto l'addome e vicino al pube. Poi sento scendere
>qualcosa all'altezza della gola e sento una rotazione verso destra
>all'altezza del cuore. Qualcosa si sprigiona dal torace, mentre osservo
>tutta la scena esterrefatta. Accade allora il trasferimento di
>coscienza nel corpo astrale, che mi dà un attimo di incoscienza e mi
>trovo seduta sul letto mentre il corpo fisico rimane disteso. Ricordo
>di aver pensato "oddio, i miei capelli, ci sono ancora ?" (eh sì, un
>pensiero piuttosto stupido) e "sono uscita fuori", senza però
>realizzare interamente che ero uscita fuori dal corpo. Non ho avuto
>nessuna paura. Ho guardato il mio braccio e scintillava, erano tutti
>puntini luminosi. Sono rimasta fuori davvero pochissimo, per la
>vicinanza del corpo fisico che mi ha attirata quasi subito. Quando sono
>rientrata ricordo di aver provato un senso di grande bellezza,
>contrastato naturalmente dalla mente. Dopo mi sono alzata e sono uscita
>sul terrazzo, l'aria vibrava, vedevo delle onde luminose. L'esperienza
>è stata rimossa per circa dieci giorni, quando, pensandoci, ho
>ricordato tutto, nel frattempo però la mia sensibilità era aumentata.
>Sono quindi d'accordo sul fatto che la mente cala come un velo per
>impedirci di ricordare esperienze simili come è successo a me, tanto
>più che ero completamente sveglia !
>Ma non è finita, tempo dopo (non sto a spiegare le mie condizioni
>psicologiche perchè sarebbe piuttosto lungo) sempre la sera, sto
>distesa sul letto e mi concentro nella stanza dove abitualmente medito.
>All'improvviso dal luogo dove medito si leva una sorta di coperta di
>sostanza evanescente che si situa sul mio corpo in parallelo, poi
>lentamente scende e viene riassorbita. Ho fatto delle letture in
>seguito e ho appreso che i punti da cui è fuoriuscita l'energia prima
>dell'oobe sono i chakra e che la sostanza invisibile è materia astrale.
>Le esperienze non si sono ripetute, ma mi è rimasta una certa
>sensibilità all'addome, che sento vibrare quando sono particolarmente
>emozionata.
>Circa l'apertura del chakra del cuore, è un'esperienza che si è
>ripetuta parzialmente durante un intensivo di meditazione. Procura un
>senso di grande bellezza e compassione, ma è contrastata strenuamente
>dalla mente che nega e che si oppone con tutte le forze. Meditando
>durante l'intensivo ho inoltre purificato la mente, cosa molto bella
>perchè ci permette di vivere sentendo veramente le cose, senza il
>filtro concettuale. Purtroppo, come ci fa sentire pienamente la gioia e
>l'amore, lo stesso accade anche per il dolore. Ma ne vale la pena,
>perchè è allora che ci si sente veramente vivi. Tornando alla vita
>ordinaria l'energia man mano viene meno e la mente torna ad
>intrappolarci, impedendoci di essere noi stessi nel senso più vero e
>profondo. Sto quindi cercando come fare per raggiungere in maniera
>stabile la fonte dell'energia vitale. Ciao a tutti, cari amici, vi
>auguro tanta felicità. Sabrina
>ti passo questa testimonianza che rileva quanto l'amore per i cani ed in
generale sia in grado di fare grandi cose.
E' l'Amore che fa muovere il Tutto e, come un magnete ci attira verso chi
amiamo.
Ciao, a presto!
TERZO RACCONTO
>Avevo circa 5/6 anni ed ero particolarmente affezionato ad un cane.
>Questo animale non era ben visto dai vicini che, con la mia famiglia,
>codivideva una corte.
>IL cane viveva in quel fazzoletto di terra ed asfalto senza peraltro
>fare molto chiasso.
>I vicini ,particolarmente una signore anziana desiderava che
>l'animale venisse allontanato, mia madre e mia nonna, contrariamente
>a quanto avrei desiderato io....per evitare discussioni con quella
>persona lo mandarono non so dove......
>Quella prima notte senza il cane, c'èra la luna piena, sentivo il suo
>amico barboncino abbaiare . Questo cagnolino viveva a circa 150 metri
>da casa mia, c'era una ferrovia da attraversare e percorrere una
>stradina di ciottoli.
>Dentro di me sapevo che il mio cane non tornava e contrariamente a
>quanto cercavano di tenermi nascosto.......dicendomi che era
>scappato, sapevo che lui, il cane, voleva stare con me e se non
>c'èra..era solo perchè era stato mandato via e non poteva tornare.
>Quella notte, rimasi nel letto e allo stesso tempo mi alza e, in
>pigiama ( era novembre ) uscii di casa, percorsi la strada ,
>attraversai la ferrovia e andai dal barboncino, mi misi davanti a lui
>e gli dissi: il mio cane non c'è più, non può salutarti, non dipende
>da lui..son venuto a dirtelo.
>Dopo questo " messaggio al cane" tornai a letto cioè rientrai nel mio
>corpo..eppure, avevo i piedi quasi fangosi ed il pigiama fresco del
>vento di novembre.
>Stetti a letto e allo stesso tempo ne uscii.....e la cosa non mi
>meravigliò....io una spiegazione a questo, forse ce l'avrei, ciao
>